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Come aprire un Centro Estetico: finanziamenti agevolati donne

Sei un’estetista e vuoi aprire il tuo centro estetico ma non sai a chi rivolgerti?

O ancora, sei un’imprenditrice donna e vuoi avviare una start-up legata al mondo dell’estetica e del benessere?

Sei nel posto giusto, perché in questo articolo ti sveleremo quali sono i passi fondamentali che ogni impresa rosa deve seguire per mettersi in proprio e ottenere gli  incentivi per le startup.

Al fine di rendere la tua impresa femminile una realtà di successo leggi sotto il  “vademecum” dell’imprenditrice.

Il requisito fondamentale per aprire un centro estetico è che il titolare o almeno uno dei tuoi soci deve essere in possesso di un Diploma da Estetista Specializzata.

É indispensabile redigere un business plan della tua azienda in cui metterai su carta la tua idea imprenditoriale.

Il business plan per agevolazioni è utile sia per te, ma soprattutto per tutti quegli investitori e fornitori che vedranno nella tua azienda una futura strategia collaborativa.

In questo piano d’azione dovrai condurre un’indagine di mercato dei tuoi attuali e futuri competitors al fine di stimare la tua offerta lavorativa ma anche il rischio economico che ne deriverà.

Oltre all’indagine di mercato è indispensabile stabilire un piano dei costi relativi all’avviamento dell’attività, all’acquisto e/o affitto del locale commerciale, all’acquisto dei macchinari ad uso produttivo (quindi necessari alla tua attività), alle materie prime, ai prodotti e servizi che offrirai ai clienti  finali, i costi di manutenzione, i costi di marketing online e offline e infine i costi per il personale.

Se non hai mai scritto un Business Plan ti sveliamo i punti fondamentali che deve contenere spieghiamo in questo articolo.

Quanto si investe per aprire un Centro Estetico?

Se vuoi aprire un centro medio-piccolo, considera di investire circa 50.000 euro così suddivisi:

  • acquisto dell’immobile;
  • arredamento;
  • hardware (computer);
  • software;
  • attrezzature;
  • personale specializzato;
  • utenze.

Ad oggi però, per nostra fortuna, esistono delle agevolazioni fiscali alle start up molto interessanti a cui poter accedere promosse dal Ministero delle Attività Produttive, che prevedono incentivi a fondo perduto e finanziamenti per le imprese femminili.

Gli incentivi fiscali sono un ottimo trampolino di lancio per la tua attività commerciale ed è per questo che è fondamentale seguire persone preparate e aggiornate in tema di novità fiscali, contributive e imprenditoriali.

Una di queste agevolazioni è  “impresa femminile tasso zero” secondo quanto prevede la legge Decreto 08.07.15, regola i requisiti per accedere ad incentivi nazionali per aprire una nuova attività autonoma.

E’ un incentivo attivo su tutto il territorio nazionale.

COSA DICE IL BANDO:

  • i beneficiari sono imprese costituite in forma societaria da non più di 12 mesi, comprese le cooperative;
  • La compagine sociale deve essere composta per oltre la metà dei soci e delle quote di partecipazione da giovani donne. Non ci sono limiti d’età;
  • l’importo massimo dell’investimento è di 1,5 milioni di euro;
  • mutuo a tasso zero con copertura fino al 75% dell’investimento;
  • restituzione in 8 anni;
  • ammesse rate semestrali;
  • è previsto un apporto dei soci di mezzi propri pari ad almeno il 25% dell’investimento ammesso (riserva legale);
  • scadenza: fino ad esaurimento fondi.

Una volta spedita la domanda di contributo qual è il passo successivo?

TI RECHI DA UN COMMERCIALISTA CHE ESEGUIRÀ LUI LE SEGUENTI ATTIVITÀ:

– Iscriverà la tua azienda alla Camera di Commercio della tua provincia,

– Invierà la richiesta al  Comune di residenza, per richiedere la licenza

– Notificherà alla ASL (Azienda Sanitaria Locale) la richiesta per rilasciare il nulla osta sanitario che si otterrà solo rispettando le norme igienico-sanitarie previste e garantendo la regolarità dei macchinari.

Quasi tutte le incombenze puoi farle seguire dal tuo commercialista: è obbligatorio notificare la nuova startup a tutti gli uffici pubblici preposti come gli Istituti previdenziali, l’Ufficio Iva e Imposte, la Camera di Commercio e il Comune.

SUGGERIMENTO:

  1. Fai prima la domanda di contributo pubblico,  attendi ad aprire solo dopo che hai ottenuto l’approvazione del finanziamento agevolato.
  2. Perchè così sai con certezza se ti hanno finanziato. Saprai in anticipo la cifra che ti accrediteranno sul conto corrente bancario prima di fare le spese.

Se vuoi scoprire tutte le agevolazioni regionali, nazionali ed europee scarica la mini-guida ai beni agevolabili da questo link:
https://www.contributiregione.it/lp/nuova-impresa

E scopri se hai tutte le carte in regola per vedere il tuo sogno realizzarsi

Un caro saluto,

Fabio Centurioni.

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Bevilacqua enrico
Bevilacqua enrico
3 anni fa

Buonasera vorrei saperne di più su questi finanziamenti su imprese femminile,come potrei fare per avere un contatto con lei??grazie

Stefania
Stefania
5 anni fa

Vorrei cortesemente delle delucidazioni
Se fosse ancora in essere il finanziamento
Grazie
Stefania

Autore Dell’articolo

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