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Bonus Pubblicità : Crediti d’imposta per gli investimenti pubblicitari delle imprese

Beneficiari dell’agevolazione

Possono richiedere l’agevolazione del bonus pubblicità:

– i lavoratori autonomi, – le imprese

– gli enti non commerciali (senza fini di lucro)

Bonus Pubblicità : di cosa si tratta?

E’ stato introdotto un credito d’imposta per le imprese, i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali che effettuano investimenti pubblicitari incrementali sulla stampa quotidiana e periodica, comprese le versioni online, e su emittenti televisive e radiofoniche locali.

Questo credito d’imposta è stato istituito per incoraggiare ad investire in pubblicità su questi media.

Per ottenere questa agevolazione, l’importo complessivo degli investimenti pubblicitari deve essere almeno del 1% superiore a quello degli investimenti pubblicitari effettuati sulle stesse emittenti dell’anno precedente.

Quindi per usufruire del credito d’imposta occorre aumentare gli investimenti pubblicitari di almeno l’1% superiore rispetto l’anno precedente  sulla stampa quotidiana e periodica, comprese le versioni online, e su emittenti televisive e radiofoniche locali.

A quanto ammonta il bonus?

Il credito d’imposta è pari al 75% del valore degli investimenti pubblicitari incrementali effettuati e viene concesso entro i limiti degli stanziamenti annuali previsti e in conformità con i regolamenti dell’Unione europea in materia di aiuti “de minimis”.

Novità per gli investimenti pubblicitari effettuati negli anni 2021 e 2022

Il Decreto Sostegni Bis prevede che, per gli anni 2021 e 2022, il credito d’imposta sia accordato al 50% del valore degli investimenti pubblicitari effettuati sulla stampa quotidiana e periodica, anche online, e su emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali, analogiche o digitali, non controllate dallo Stato.

Per gli anni 2021 e 2022, i limiti previsti dai regolamenti dell’Unione europea in materia di aiuti “de minimis” rimangono in vigore per l’accesso all’agevolazione. Inoltre, non è più richiesto che l’investimento pubblicitario aumenti dell’1% rispetto all’anno precedente come requisito per ottenere l’agevolazione.

Termini di presentazione delle domande

Il dipartimento per l’editoria ha annunciato che il termine per inviare la dichiarazione sostitutiva, previsto dal 1 al 31 gennaio 2023, è stato modificato, i nuovi termini decorrono dal 9 gennaio al 9 febbraio 2023.

Imprese, i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali che vogliono beneficiare del credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari effettuati sulla stampa quotidiana e periodica, comprese le versioni online, e su emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali, analogiche o digitali, non controllate dallo Stato, possono presentare la dichiarazione sostitutiva dal 9 gennaio al 9 febbraio 2023.

Modalità di utilizzo

Durante il periodo compreso tra il 9 gennaio e il 9 febbraio 2023, i beneficiari potranno confermare gli investimenti pubblicitari effettuati nel 2022 con una dichiarazione sostitutiva.

Successivamente, verrà pubblicato l’elenco definitivo dei beneficiari e il credito d’imposta sarà utilizzabile esclusivamente in compensazione a partire dal quinto giorno successivo alla pubblicazione dell’elenco, utilizzando il modello F24 e i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate con il codice tributo “6900”.

Novità previste per l’anno 2023

A decorrere dall’anno 2023 si torna al regime ordinario, ma sono agevolabili solo gli investimenti sulla stampa.

Il credito d’imposta è concesso nella misura unica del 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati in campagne pubblicitarie esclusivamente sulla stampa quotidiana e periodica, anche on line.
Rispetto agli anni 2021 e 2022, quindi:
• la percentuale del 75% del valore incrementale (e non più sulla spesa sostenuta) degli investimenti effettuati in campagne pubblicitarie. Per le PMI la percentuale è del 90%;
• limitatamente alle campagne effettuate sulla stampa quotidiana e periodica, anche on line, nel limite massimo di spesa di 30 milioni di euro per anno. Non è più agevolata la pubblicità su emittenti televisive e radiofoniche, analogiche o digitali.
Restano fermi i limiti dei regolamenti dell’Unione europea in materia di aiuti “de minimis”.

Per fruire del credito d’imposta, i soggetti interessati devono presentare:

  • la “Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta”, prevista dall’articolo 5, comma 1, del D.P.C.M. n. 90 del 2018, contenente i dati degli investimenti effettuati o da effettuare nell’anno agevolato
  • la “Dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati” per dichiarare che gli investimenti indicati nella comunicazione per l’accesso al credito d’imposta, presentata in precedenza, sono stati effettivamente realizzati nell’anno agevolato e che gli stessi soddisfano i requisiti previsti dalla norma.

L’ammontare del credito d’imposta del bonus pubblicità effettivamente fruibile da ciascun richiedente è stabilito con provvedimento del Dipartimento per l’informazione e l’editoria, pubblicato sul sito istituzionale del Dipartimento stesso.
Il credito d’imposta riconosciuto è utilizzabile esclusivamente in compensazione mediante il modello F24, che deve essere presentato tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate.

Dal 2023 il bonus pubblicità tornerà ad essere utilizzato secondo le regole ordinarie: misura unica del 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati e nel limite massimo di spesa stabilito.

Ne consegue che:

1) la comunicazione per  l’accesso  al  credito  d’imposta in relazione agli investimenti programmati va trasmessa dal 1° marzo 2023 al 31 marzo 2023;
2) la  dichiarazione  sostitutiva  con  cui  si  attesta  che  gli  investimenti  indicati  nella  precedente  comunicazione  per  l’accesso  sono  stati  effettivamente realizzati nell’anno agevolato e che gli stessi soddisfano i requisiti di legge va trasmessa tra il 1° gennaio 2024 e il 31 gennaio 2024.

 

  QUI PER SCARICARE IL MODELLO PER LA FRUIZIONE DEL CREDITO D’IMPOSTA

 

LE ISTRUZIONI DI COMPILAZIONE SUL SITO DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE

Nuova Sabatini 2023 Le Agevolazioni sull’accesso al credito per acquisto dei beni strumentali

Resto al Sud 2022 2023 Contributi a fondo perduto del 50% e finanziamenti a tasso zero per nuove imprese Mezzogiorno e delle aree del cratere sismico del Centro Italia

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