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Contributo a Fondo Perduto Covid per imprese e lavoratori autonomi con fatturato fino a 5 milioni

Imprese, partite iva e lavoratori autonomi di qualsiasi settore, inclusi gli agricoltori, possono chiedere il CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO UNA TANTUM da un minimo di 2.000 euro purchè con fatturato inferiore a 5 milioni di euro, e con rilevante calo dei Ricavi tra aprile 2020 confrontato con aprile 2019.

Scadenza:

entro 60 giorni a partire dal pomeriggio del 15 giugno 2020.

Dove:

dal sito dell’Agenzia delle Entrate o tramite intermediario abilitato (Commercialista o Associazioni di Categoria o qualunque soggetto abilitato alla tenuta della contabilità).

Non è un Click Day:

il contributo non viene assegnato in base alla velocità, ma in base alla precisione. Non si tratta infatti di un click day nel quale chi arriva primo si accaparra le somme disponibili. Suggerisco quindi di compilare con cura le istanze al fine di evitare ogni possibile errore, di farsi seguire dal proprio studio di contabilità perchè possono controllare con precisione i fatturati per calcolare se hai 2 requisiti.

Requisito n.1:

avere un fatturato inferiore a 5 milioni di euro nel 2019.

Requisito n.2:

dimostrare un calo del fatturato di almeno il 33% tra Aprile 2020 confrontato con Aprile 2019

Fondo perduto anche ai dipendenti?

Il contributo a fondo perduto spetta anche alle persone fisiche che esercitano attività d’impresa e che hanno un rapporto di lavoro dipendente. Per cui un lavoratore subordinato che ha una p.iva può usufruire del contributo, anche quando svolge una ulteriore attività rilevante alle dipendenze di un datore di lavoro. L’Agenzia ha chiarito che solo soggetti i cui redditi sono unicamente riconducibili allo status di lavoratore dipendente non possono partecipare.

Fondo perduto anche ai pensionati con p.iva?

Si, la circolare 15/E del 13 giugno chiarisce che anche se sei un pensionato, purchè con una partita iva aperta, puoi richiedere il contributo a fondo perduto.

Come si calcola il contributo:

L’importo della sovvenzione è calcolato sul calo annuo di fatturato e si articola in tre scaglioni:

  • Fascia n.1: se hai avuto il fatturato 2019 fino a 400.000 euro: il contributo è calcolato con l’aliquota del 20%,
  • Fascia n.2: se hai avuto un fatturato fra 400.000 e 1 milione di euro: il contributo è calcolato con l’aliquota del 15%,
  • Fascia n.3: se hai avuto un fatturato fra 1 milione  e 5 milioni di euro: il contributo è calcolato con l’aliquota del 10%.

Esempio n.1:

Un’impresa con fatturato 2019 di 2 milioni di euro (ricade nella fascia n.3 fra quelle sopra esposte).

Fatturato Aprile 2019 = 250.000 euro

Fatturato Aprile 2020 = 40.000 euro

La differenza fra ricavi aprile 2020 e aprile 2019 è pari a 210.000 euro (250.000 – 40.000)

quindi riceverà un contributo a fondo perduto di 21.000 euro (210.000 x 10%)

Esempio n.2:

Azienda con fatturato nel 2019 euro 750.000 (cade in fascia n.2).

Fatturato Aprile 2019 =  110.000 euro

Fatturato Aprile 2020 = 10.000 euro

La differenza Aprile 2020 su Aprile 2019 è di euro 100.000 (110.000 – 10.000),

quindi riceverà un contributo a fondo perduto di euro 15.000 euro (100.000 x 15%)

Esempio n.3:

Azienda con fatturato nel 2019 euro 150.000 (cade in fascia n.1).

Fatturato Aprile 2019 =  50.000 euro

Fatturato Aprile 2020 =    10.000 euro

La differenza Aprile 2020 su Aprile 2019 è di euro 40.000 (50.000 – 10.000),

quindi riceverà un contributo a fondo perduto di euro 8.000 euro (40.000 x 20%)

Le Startup e i Forfettari possono accedere al Contributo?

Tutti coloro che hanno il regime forfettario e quelli che hanno iniziato l’attività (d’impresa o lavoro autonomo) a partire dal 1°gennaio 2019 fino al 30 aprile 2020, hanno diritto alla fruizione del contributo a fondo perduto per un importo almeno pari alla soglia minima di 1.000 euro per le persone fisiche e di 2.000 euro per gli altri soggetti.

Non è necessario il calo del fatturato

Per i soggetti neo costituiti è anche previsto l’esonero, come condizione di accesso, della condizione prevista di verificare che fatturato e corrispettivi di aprile 2020 siano inferiori di almeno due terzi rispetto al corrispondente ammontare del mese di aprile 2019. Si tratta di un’agevolazione che intende aiutare in modo particolare chi, avendo iniziato l’attività da poco e trovandosi in una situazione commerciale fragile, ha dovuto suo malgrado fare i conti con i problemi causati dalla pandemia da Covid-19.

Esempio n.4:

L’Azienda ha iniziato l’attività a Marzo 2019,

Fatturato Aprile 2019 =  0,00 euro

Fatturato Aprile 2020 =    0,00 euro

La differenza Aprile 2020 su Aprile 2019 è zero euro, ha diritto tuttavia a fare richiesta per almeno 2.000 euro di contributo.

Se, infine, il volume del fatturato di aprile 2020, supera il corrispondente dato di aprile 2019 (non c’è un calo ma un aumento), al soggetto spetta comunque il contributo determinato in misura fissa.

Esempio n.5:

L’Azienda ha iniziato l’attività a Febbraio 2020,

Fatturato Aprile 2019 =  0,00 euro –> (Attività non ancora avviata)

Fatturato Aprile 2020 =   5.000,00 euro

La differenza Aprile 2020 su Aprile 2019 è un reddito maggiorato rispetto l’anno precedente, ha diritto tuttavia a fare richiesta per almeno 2.000 euro di contributo.

Modalità Operative:

Elementi essenziali da inserire nella domanda per l’ottenimento del contributo a fondo perduto

L’istanza ex art. 25 D.L. 34/2020, deve contenere le seguenti informazioni:

  • il codice fiscale del soggetto, persona fisica o persona non fisica, che richiede il contributo;
  • il codice fiscale del legale rappresentante del soggetto che richiede il contributo, nei casi in cui quest’ultimo sia diverso dalla persona fisica ovvero nel caso in cui il soggetto richiedente sia minore o interdetto;
  • nel caso in cui il soggetto richiedente sia un erede che prosegue l’attività di un soggetto deceduto, il codice fiscale del de cuius;
  • l’indicazione se i ricavi o compensi dell’anno 2019 sono:
    • inferiori o uguali a 400.000 euro,
    • superiori a 400.000 euro e fino a 1 milione di euro
    • superiori a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro;
  • l’indicazione se il soggetto richiedente ha iniziato l’attività dopo il 31 dicembre 2018;
  • l’indicazione se il soggetto al 31 gennaio 2020, data di dichiarazione dello stato di emergenza “Covid-19”, aveva il domicilio fiscale o la sede operativa nel territorio di comuni colpiti da eventi calamitosi con stato di emergenza ancora in atto;
  • l’importo complessivo del fatturato e dei corrispettivi riferiti a operazioni effettuate nel mese di aprile 2019;
  • l’importo complessivo del fatturato e dei corrispettivi riferiti a operazioni effettuate nel mese di aprile 2020;
  • l’IBAN del conto corrente intestato al soggetto richiedente il contributo;
  • il codice fiscale dell’eventuale soggetto incaricato della trasmissione telematica dell’istanza e l’eventuale dichiarazione sostitutiva, resa da quest’ultimo, relativa al conferimento di una specifica delega, da parte del richiedente, per l’invio dell’istanza stessa.

Controllo dell’Agenzia delle entrate e sanzioni in caso di contributo non spettante

Prima di erogare il contributo, l’Agenzia delle entrate effettua alcuni controlli per valutare l’esattezza e la coerenza dei predetti dati con le informazioni presenti in Anagrafe Tributaria. Tali controlli possono comportare lo scarto dell’Istanza. Per questo motivo suggerisco di compilare con cura le istanze al fine di evitare ogni possibile errore, di farsi seguire dal proprio studio di contabilità perchè possono controllare con più precisione i fatturati per calcolare la differenza tra Aprile 2019 rispetto Aprile 2020.

AGENZIA ENTRATE, PROVVEDIMENTO 10 GIUGNO 2020 => SCARICA IL TESTO PDF

AGENZIA ENTRATE, GUIDA “CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO” => SCARICA IL TESTO PDF

AGENZIA ENTRATE, CALCOLO DEL CONTRIBUTO E NUMERI DI ASSISTENZA TELEFONICA => SCARICA IL TESTO PDF

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