Il sito più visitato in Italia sui
Finanziamenti Europei e Incentivi alle Imprese

L’ERRORE PIU’ COMUNE DEGLI IMPRENDITORI CHE PERCEPISCONO FINANZIAMENTI A FONDO PERDUTO

Capitali non sufficienti.

Controlla la tua idea di business. Spesso si è troppo ottimisti nelle proiezioni di vendita oppure le previsioni di spesa sono irrealisticamente basse. A volte si trascurano i concorrenti che ti possono sottrarre vendite e quote di mercato. Indipendentemente da queste cause, molte aziende sono semplicemente sottocapitalizzate. Cosa significa? Che spesso non si dispone di riserve di liquidità per superare una crisi.

Siate prudenti in tutte le vostre stime. Assicurarsi di avere almeno tanto capitale e liquidità (anche aprendo un fido bancario) tanto quanto è necessario per completare un ciclo di vendita.

Anche se si ottiene un contributo a fondo perduto consistente, occorre sempre calcolare quanta liquidità sia necessaria per fare fronte all’iva che non viene finanziata e all’anticipo dei fornitori per l’acquisto della prima fornitura di materie prime.

L’iva comunque è una partita di giro, non è un costo per l’imprenditore! L’iva rientra nella cassa dell’impresa nel giro di pochi mesi, man mano che si vendono i prodotti finiti. All’inizio però occorre anticiparla, e bisogna pensare prima alla sua copertura: una parte potrebbe venire dai risparmi personali, una parte da fido temporaneo di c/c bancario.

L’anticipo ai fornitori per le materie prime: solitamente solo la prima fornitura occorre anticipare, perchè non vi conoscono. Quando si è stabilizzato il rapporto e prendono fiducia, i fornitori accordano dilazioni di pagamento di 30-60-90 giorni. Avrete tutto il tempo per incassare prima di saldare i fornitori di beni di consumo per il vostro business.

L’importante è non trascurare questi dettagli che nei primi mesi di attività fanno la differenza tra un’avvio intelligente, ed un’avvio “a singhiozzo”.

Dovete sempre calcolare che il finanziamento a fondo perduto riguarda principalmente la copertura per l’acquisto dei beni strumentali: arredi, attrezzature, hardware, sofwtare, macchinari, insegna, siti web. Solo in parte può aiutarvi a finanziare l’affitto e alcune spese per l’acquisto dei beni di consumo. L’iva però non è mai finanziata da contributi europei o regionali, perchè vi rimane in cassa per ogni prodotto che vendete: eviterete di versarla ogni trimestre allo Stato fin quando non l’avrete recuperata tutta.

UN ESEMPIO NUMERICO:

Per l’apertura di un Internet point le spese sono: Arredi e scaffalature = 10.000 euro Personal computer ed Hardware = 20.000 euro Sito internet = 2.000 euro Ristrutturazione edile = 2.000 euro impianto elettrico = 1.000 euro

TOTALE INVESTIMENTO = 35.000 euro (+ IVA)

Contributo a fondo perduto 50% = 17.500 euro Mutuo agevolato a tasso simbolico dello 0,7% = 17.500 euro

Totale dell’agevolazione = 35.000 euro IVA DA ANTICIPARE = 7.350 euro (il 21% di 35.000 euro)

SUGGERIMENTO:

Appena ottenuta la lettera di delibera di approvazione del contributo a fondo perduto, recarsi in banca per chiedere l’apertura di un fido di conto corrente per coprire l’iva da pagare ai fornitori dei beni strumentali.

Ti è piaciuto questo articolo? Hai domande su quali spese vengono finanziate dai finanziamenti europei? Scrivi il tuo dubbio in un nuovo post qui sotto.

Ti potrebbe interessare anche

Ti è piaciuto questo articolo?
Condividilo con i tuoi amici
Iscriviti
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Autore Dell’articolo

Bandi in Anteprima?

Grazie alla Newsletter INFO BANDI ricevi con mesi di anticipo le News sui Bandi e Agevolazioni per la tua impresa!

NON RIMANERE ESCLUSO!